Il cambio di stagione, il vento, gli sbalzi termici e la presenza di pollini possono influenzare la salute della pelle. In primavera non è raro osservare irritazioni cutanee anche in persone non allergiche. Prurito, secchezza e comparsa di eczemi sono spesso legati ai cambiamenti climatici e colpiscono con maggiore frequenza chi ha la pelle sensibile o patologie dermatologiche. L’irritazione può colpire anche zone specifiche come il volto, in particolare le palpebre e la regione perilabiale. In questi casi, la pelle inizialmente si presenta secca e arrossata, ma in assenza di trattamento può evolvere in ragadi dolorose. La cura prevede l’uso regolare di creme emollienti e detergenti delicati, in particolare oli detergenti con azione idratante. Nei casi più acuti, può essere necessario ricorrere a terapie topiche antinfiammatorie o, in presenza di prurito intenso, a farmaci sistemici.
Anche l’esposizione al sole primaverile, seppur moderata, può causare reazioni cutanee (fotodermatiti). È importante preparare la pelle all’esposizione graduale al sole, anche con l’aiuto di integratori a base di nicotinamide (vitamina PP), utili non solo per migliorare la resistenza della cute ai raggi UV, ma anche per prevenire la formazione di cheratosi attiniche e altre lesioni pre-cancerose. Le creme solari non devono essere utilizzate solo d’estate. Anche in primavera, i raggi UV possono provocare danni significativi alla pelle. I raggi UVA accelerano l’invecchiamento cutaneo, mentre gli UVB sono responsabili degli arrossamenti e delle scottature. Bisogna applicare quotidianamente una crema solare con fattore di protezione SPF 30 o 50, preferibilmente anche con funzione idratante. Per ricevere consigli e supporto su come affrontare questa problematica → vieni a trovarci in Farmacia!